ZERO DAY e i Power Rangers

ZERO DAY e i Power Rangers

Ennesima porcheria sganciata da Netflix, ennesima serie per gli amanti del “metto su qualcosa mentre faccio da mangiare”.
Un mega attacco hacker paralizza tutti i sistemi informatici americani provocando migliaia di morti, fin qui tutto bene. 

Capocannoniere è Robert De Niro, ex presidente che viene richiamato in servizio per scovare i furfanti e lottare contro il male. Il suo compito sarà quello di guidare i Power Rangers e indagare sugli autori dell’attacco terroristico.
Robert ha qualche allucinazione ma niente di che, sente “who killed Bambi” dei Sex Pistols anche quando è sobrio ma se non altro è musica buona, fosse stato Al Bano sarebbe andata peggio. 
Ogni tanto, per qualche dritta, chiama l’informatore segreto salvato in rubrica sotto “lavanderia”, da spunto per il mio ex che salvò il numero dell’amante sotto “zio”.
La situazione è drammatica, il tempo stringe, il caso va risolto alla svelta, si naviga in alto mare finché attenzione attenzione c’è del marcio in Danimarca, l’attacco arriva da un gruppo organizzato composto da membri del governo stesso fra cui niente di meno che la figlia del buon Robert. Ma lui è un paladino della legge, un combattente che veste alla marinara e denuncia la corruzione del governo e quindi anche il tradimento di sua figlia. Tanti saluti e arrivederci.

Inutile soffermarsi sui condimenti della serie, conflitti a fuoco col consolato Russo, armi chimiche, fake news, influencer, suicidi, corruzione e tradimenti.
Il modello Netflix è sempre lo stesso, il colpo di scena arriva sempre nello stesso punto, il climax sale per poi scendere e adagiarsi nel solito moralismo politico irreale. 
Netflix finisce per essere un rumore di sottofondo, lo svolgimento della trama o la complessità dei personaggi diventano elementi irrilevanti, tutto ciò che è articolato è complicato e di fatto impossibile da seguire mentre si fa altro per cui non necessario.

È un’arma politica essa stessa quella di conformarsi a questi format ripetitivi, alienanti e di conseguenza neutralizzanti.

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