Dexter

Dexter

Il nemico non è più fuori, ma si nasconde in casa del mio vicino. Anzi è il mio vicino stesso il nemico, forse lo sono io stesso. Il tema del mostro nascosto sotto la patina di bravo cittadino, sotto il velo del sogno americano, è un tema davvero ricorrente, soprattutto nella Hollywood post 11 settembre. Dexter ne è l’ennesima incarnazione, anzi l’incarnazione perfetta. Si tratta di un serial killer, di una persona che riesce a vivere e stare bene con se stessa solo se uccide almeno un essere umano a settimana. Ma il protagonista di una serie non può essere una persona malvagia e quindi a Dexter viene insegnato un codice, una serie di regole da rispettare per non farsi scoprire, per non finire sulla sedia elettrica e, soprattutto, per non avere rimorsi morali. Dexter uccide solo persone che se lo meritano, scarti della società, parassiti, approfittatori e altri assassini come lui. Una sorta di supereroe distorto, un sogno neoconservatore diventato realtà.

Ovviamente il tutto è pervaso da un onnipresente senso di profonda ironia. Non solo Dexter è un mostro nascosto sotto la patina di perbenismo, ma è anche un collaboratore della polizia scientifica di Miami, un esperto degli schizzi di sangue lasciati dagli assassini più efferati. Stessi schizzi che lui in persona esamina e ricostruisce in laboratorio per scovare i colpevoli e altri mostri come lui. Il suo è un occhio distaccato e atarassico nei confronti degli avvenimenti e delle persone intime attorno a lui. Dexter è principalmente un personaggio solitario ma soprattutto solo, unico e irripetibile. Il leitmotiv delle varie serie è proprio la solitudine a cui è condannato. Non può aprirsi con la sua ragazza, la sua sorellastra o con i suoi conoscenti, perché la sua natura di mostro lo condannerebbe. D’altra parte quelli simili a lui, gli altri serial killer, sono sempre e comunque suoi nemici. Nel corso delle stagioni più volte Dexter viene tentato da personaggi che provano a sedurlo e portarlo dalla loro parte offrendogli una comprensione e una via di fuga che altre persone “normali” non possono dargli.

Ma il rigido codice redatto dal suo patrigno in modo da difenderlo rende questi rapporti impossibili. La figura di Dexter rimane quella di un essere intrappolato tra due mondi, impossibilitato ad essere capito fino in fondo. L’idea geniale, per una serie poliziesca, rimane quella di ribaltare il punto di vista del detective, facendolo diventare quello del serial killer nascosto nell’apparente tranquillità della soleggiata California. Come si diceva prima, Dexter diventa un supereroe che sacrifica la sua vera identità e che scambia i suoi poteri con la sua spietatezza e la sua furbizia, per sconfiggere avversari simili a lui ma disposti a tutto pur di mantenere la propria personalità.

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