Il Basquiat di Julian Schnabel

La peculiarità evidente di Basquiat (1996) è l’essere un film basato sulla vita di un pittore e diretto da un pittore. Julian Schnabel, figura quasi rinascimentale nella sua poliedricità, sceglie di trasporre su grande schermo le vicissitudini di uno fra i prodigi della factory di Andy Warhol: morto a 27 anni, fulgente, effimera cometa nel mondo dell’arte, Jean-Michel Basquiat ..

“Dracula di Bram Stoker”. Differenti sfumature della stessa umanità

La dichiarata intenzione di fedeltà al romanzo (1897), almeno in buona parte, da parte di Francis Ford Coppola è ben intuibile dal titolo dell’opera, Dracula di Bram Stoker. Ma ancora più che sulla parola, il film di Coppola si fonda sul potere del colore e sulla progressione di una storia che fin dalle prime, evocative scene ..

Hitchcock e Dalí. La nitidezza del sogno

L’aura prorompente di un Salvador Dalí non poteva certamente restare confinata nella singola arte pittorica: il celebre artista spagnolo (talvolta più celebre per bizzarria caratteriale che per potenza estetica) debordò letteralmente in diverse forme espressive, dal teatro alla moda, dalla fotografia all’arredamento, fino naturalmente al cinema. Coautore con Luis Buñuel di Un chien andalou (1929) e L’âge d’or (1930), ..

Edward Hopper e il cinema americano: soli in mezzo agli altri

Se, come affermava Pierre Francastel, l’arte in quanto linguaggio è un fatto sociale, è facilmente intuibile che un determinato tipo di arte nasce esattamente dove e quando dovrebbe. Se il cinema rientra alla perfezione in questa immagine (quando sarebbe potuto emergere se non nell’epoca della velocità, dell’ingordigia sensoriale e della perdita dell’aura artistica?), lo stesso si ..