Il ventre oscuro

Il ventre oscuro

Le madri di Ari Aster e la Feminist New Wave Cinema Lo voglio dire subito, ché l’ho sentito sussurrare in giro: Ari Aster non sta facendo cinema misogino, al massimo misantropo. Sia chiaro che, attraverso Hereditary (2018), Midsommar (2019) e Beau ha paura (2023), Aster non demonizza le madri né il femminile; piuttosto il mostro nei suoi film non è ..

MAMMA CHE PAURA!

MAMMA CHE PAURA!

Cos’hanno in comune una fanatica religiosa, un’ossessiva manipolatrice e una maniaca possessiva? Esatto, sono tutte madri. Ok ok ok, non sono qui per toccare la vostra mammina cara ma per instillare il dubbio su ciò che si nasconde dietro una figura così apparentemente deliziosa che cucina le lasagne di domenica. Cosa rappresenta e come incide ..

Corpi ribelli e disobbedienze

Corpi ribelli e disobbedienze

Contro il mandato materno, il cinema è spazio di resistenza femminile Nel lessico sociale del patriarcato, la maternità non è un’opzione: è una funzione assegnata. Un perfetto copione per una soggettività docile, imposta e sorvegliata.  Il cinema ha storicamente collaborato a questa costruzione: dalla madre santa alla madre devota, nel melodramma classico come nella commedia ..

L’abisso della madre

L’abisso della madre

Osservando la contemporaneità, ma non solo, sentiamo oggi che esiste un pensiero indicibile che attraversa l’esperienza materna, un momento di brutalità che la cultura ha sempre cercato di occultare. Non è Anna Maria Franzoni, non è la cronaca nera: è qualcosa di più profondo e sistemico che il cinema contemporaneo sta finalmente portando alla luce. ..

L’apocalisse come rivelazione

L’apocalisse come rivelazione

Cinema, podcast, musica e videogiochi come specchio liquido delle ansie del presente C’è una sensazione sottile, liquida, che ci attraversa: non è la paura della catastrofe, ma la consapevolezza che il crollo è già avvenuto. Zygmunt Bauman chiamava tutto questo “modernità liquida”.C’è qualcosa di simile nelle narrazioni distopiche contemporanee: l’apocalisse non come evento, ma come dissoluzione ..

Guerra come Apocalisse

Guerra come Apocalisse

Se intendessimo la guerra come apocalisse? Se la catastrofe fosse l’impossibilità di scindere il bene dal male e quindi a regnare fossero il caos e la violenza?Le immagini quotidiane sono brutali, ci facciamo spettatori indignati dell’ingiustizia e scrolliamo alla prossima foto di vacanze al mare e foto in costume. La guerra sì ma “l’ultima novità ..

Lo sbilico: l’apocalisse della mente

Lo sbilico: l’apocalisse della mente

«L’apocalisse come evento appartiene ancora all’ordine del narrabile. L’apocalisse come condizione sfida ogni rappresentazione», scrive il nostro direttore nell’editoriale estivo di BILLY. Quando abbiamo deciso di dedicarci al tema dell’apocalisse permanente, pensando a un libro che potesse descriverla, non mi sono venuti in mente i soliti romanzi sulla sopravvivenza in un mondo post-apocalittico stile La ..

Colonne sonore dell’Apocalisse: dal Dies Irae ai concept album post-atomici

Colonne sonore dell’Apocalisse: dal Dies Irae ai concept album post-atomici

Da sempre l’apocalisse affascina l’immaginario collettivo, diventando chiave per interpretare non solo il cinema catastrofico, ma anche il nostro presente. Le immagini della fine, però, non funzionerebbero senza musica: è il suono a costruire l’atmosfera del collasso. Fin dal Medioevo, con il Dies Irae – canto liturgico per la Messa dei defunti – la musica accompagna la rappresentazione ..

La sacralità della catastrofe e il nuovo volto della fine

La sacralità della catastrofe e il nuovo volto della fine

L’Apocalisse non è una profezia: è una sceneggiatura riciclata da secoli. Cambiano le epoche, le fedi, i media, ma la trama resta sorprendentemente fedele a se stessa: un mondo al collasso, l’annuncio della fine, e l’umanità che tenta — quasi sempre invano — di salvarsi. Dalla visione profetica di Giovanni ai corpi dipinti da Michelangelo, ..

Distopie e famiglie dopo la catastrofe

Distopie e famiglie dopo la catastrofe

Un barlume di speranza nell’apocalisse del nostro individualismo Che definizione dareste alla parola Famiglia? A prima vista sembrerebbe una domanda semplice e intuitiva, una di quelle basilari della vita e della società umana. A ben pensarci, però, questo sarebbe stato vero forse qualche centinaio di anni fa. Oggi, almeno per me, è la domanda da ..

L’ECO DELL’APOCALISSE

L’ECO DELL’APOCALISSE

Cronache dalla fine permanente Io non l’ho ancora visto, ma so che c’è un momento, in The End di Joshua Oppenheimer, in cui il figlio — cresciuto in un bunker iper-tecnologico dopo la fine del mondo — mette in scena per l’ennesima volta il passato dell’umanità in forma di musical. Non l’ho ancora visto e ..

Deepfake e politica: la nuova frontiera della propaganda

Chiudi gli occhi. Sei in piazza, a un comizio, in piena campagna elettorale. Il candidato è sul palco, sa parlare, è convinto di quello che dice. Non sta – come spesso accade – promuovendo se stesso attraverso la critica dell’opposizione, non sta facendo il classico, ridondante e ripetitivo elenco delle promesse non mantenute: sta descrivendo ..

L’era della sorveglianza nella serialità

L’era della sorveglianza nella serialità

Un’analisi di Black Mirror, Westworld e Mr. Robot C’è qualcosa di profondamente disturbante nelle serie che raccontano la sorveglianza. Ma non perché siano distopie – non solo, almeno. È che la loro distopia ha sempre un sapore di presente e a volte addirittura di passato. Perché chi ci guarda, ci ha sempre guardato.  E c’è ..

Il cinema del controllo

Il cinema del controllo

Un viaggio tra utopie, distopie e paranoie sociali Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato. (George Orwell, 1984) Se bastassero poche parole a contenere “Brazil” sarebbero certamente quelle di Orwell. Ma un’unica breve sentenza, per quanto tagliente, non può comprimere tutto l’incubo burocrate e paranoico di Terry Gilliam. “Brazil” ..

Una visione doppia

Una visione doppia

L’identità come forma di controllo Ho visto “Mickey 17” di Bing Joon-ho a Berlino, e non mi è piaciuto. Però mi ha in qualche modo messo in movimento. Ho sentito che non è solo un film sulla clonazione, e non ci voleva molto, ma anche e soprattutto uno specchio del nostro presente: un presente in ..

In morte di un padre

In morte di un padre

Questo non è un gran editoriale, ve lo dico subito. Forse non è proprio per niente un editoriale, ma non posso farci molto, perché quando Emilio mi ha detto, durante la riunione del comitato di redazione di Billy, che sembrava che David Lynch fosse morto, ho avvertito, mentre i suoi occhi tremavano, il rumore di ..