Indocili – Ribellione e libertà

Indocili – Ribellione e libertà

A BILLY piace viaggiare, scoprire nuovi mondi, fare altre esperienze, discutere per imparare. E così abbiamo conosciuto Tafano, un’associazione culturale di Milano che si occupa di cinema e che organizza, tra le altre cose, Indocili, una rassegna di cinema indipendente.
Il 26 settembre, infatti, inizia la terza edizione che fino ad aprile porterà al Cinema Beltrade i cortometraggi di giovani registə italianə. Ne abbiamo parlato con Davide Perego, il direttore artistico.

Davide, domanda classica: come nasce l’idea della vostra rassegna Indocili?

Volevamo mettere al centro il cinema indipendente fatto da chi al cinema si è appena approcciato per farlo dialogare con il pubblico in generale e non soltanto agli addetti ai lavori. Io sono sempre stato abbastanza antagonista del cinema mainstream e quindi volevamo fare qualcosa che invece fosse legato a noi, alle persone giovani che fanno del cinema indipendente. Non abbiamo mai voluto creare dell’elitarismo e ciò che succede al Bar Rondò ne è un esempio.

Prima della proiezione infatti vi incontrate al Bar Rondò per discutere dei film con registe e registi, giusto?

Giustissimo. Il Bar Rondò è un baretto famoso in zona perché è il simbolo della lotta alla gentrificazione. Il titolare, Luigi, ci ha dato carta bianca, potevamo organizzare qualsiasi cosa e così sono nate le Chiacchiere da Bar. Come dicevi prima della proiezione si parla dei film, dell’esperienza delle registe e dei registi, del rapporto che hanno col cinema però tutto in maniera molto informale. Quindi bicchieri che cadono, musica di sottofondo, gente che parla. E questo non ha mai dato fastidio a chi doveva venire a presentare il proprio lavoro anche negli anni passati. Dopo un paio di bianchini ci si scioglie e si ha un contatto direttissimo con il pubblico. È come se la dimensione “alta” dei festival, quella del red carpet per intenderci, venisse meno e quindi si instaura un rapporto molto più genuino con le persone che stanno ad ascoltare.

Il 26 settembre c’è il primo appuntamento della rassegna con le proiezioni di “Jamal Tosmal” di Martina Pastori, “Creatura” di Giada Bossi e “Pezzi Buoni” di Emanuela Muzzupappa. Tre film che parlano delle giovani generazioni, tre punti di vista differenti, tre luoghi diversi.

Sì, sia Martina che Giada sono registe di videoclip musicali (Martina ha lavorato con Marracash, con Madame; Giada con Mi$$ Keta) e soprattutto in “Jamal Tosmal” si vede l’influenza che quel settore ha avuto nel corto. “Jamal Tosmal” è il primo cortometraggio di Martina: girato nella periferie di Marsiglia e ci sono voluti diversi anni per concludere le riprese ed è autoprodotto. Il film è un viaggio lisergico.
“Creatura” di Giada Bossi è girato nella provincia, luoghi che la regista utilizza anche per i videoclip che realizza. Per questo dico anche che si sente quest’influenza. E poi dialoga anche con altri media, con i social e diventa un ritratto di una generazione.
Pezzi buoni è il corto di Emanuela Muzzupappa, un altro “viaggio”, questa volta nella periferia romana, che ha un’impostazione più classica, possiamo dire, proprio perché esce dal Centro Sperimentale di Cinema. Un ottimo prodotto.

Ma non ci saranno soltanto film, ci saranno anche altre iniziative?

Sì, ci sarà anche un’installazione fotografica Ocean Eyes di Anna Adamo dedica allo sguardo, all’occhio, un’indagine immersiva sulla percezione dello sguardo umano. Tra l’altro quando ci siamo incontrati, al Bar Rondò ovviamente, con Martina, Giada e Anna ho scoperto che sono amiche, si conoscono benissimo, e hanno lavorato anche assieme. Quindi i presupposti per avere la serata giusta ci sono tutti.
Poi sempre per la prima sera Frankenstein Magazine realizzerà un poster originale dell’evento e un fumetto digitale sul mondo del cinema e sull’immaginario delle registe. Non ci facciamo mancare niente.

Beh, allora direi che non possiamo mancare. Ci sono veramente tutti gli ingredienti per una bella edizione di Indocili.
Chiacchiere, film, bianchini e arte.
Grazie mille Davide

Grazie a te Marco!

Il 26 settembre è appunto soltanto la prima serata della rassegna, ma già il 17 ottobre si ritorna al Beltrade per presentare l’ultimo lavoro che i Canemorto hanno realizzato. Giorno in cui verrà anche presentato il libro che uscirà per Nero Edizioni.
Sul sito di Tafano potete trovare altre informazioni sulla rassegna e anche sulle altre belle cose che fanno.

PS. l’evento di martedì 26 settembre è sold-out, è prevista una replica il 3 ottobre durante la quale verranno proiettati nuovamente i cortometraggi. È possibile prenotarsi scrivendo a questo indirizzo: prenota@cinemabeltrade.net

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