As bestas
Regia 4
Soggetto e sceneggiatura 4
Fotografia 4
Cast 4
Colonna sonora 3

Nel cinema del regista spagnolo Rodrigo Sorogoyen il tema del potere ha un posto di rilievo, pensiamo infatti sia a Il presidente (2017) – dove il neo eletto presidente argentino deve muoversi in ogni modo per sfuggire a uno scandalo che minaccia la sua posizione e la sua famiglia – sia a Il regno (2018) ..

Summary 3.8 bello

As bestas

Nel cinema del regista spagnolo Rodrigo Sorogoyen il tema del potere ha un posto di rilievo, pensiamo infatti sia a Il presidente (2017) – dove il neo eletto presidente argentino deve muoversi in ogni modo per sfuggire a uno scandalo che minaccia la sua posizione e la sua famiglia – sia a Il regno (2018) – in cui un politico emergente deve difendere la sua posizione poiché coinvolto in un caso di corruzione – e ritorna anche nel suo ultimo film As bestas (2022): la vicenda è ambientata in un piccolo paese rurale della Galizia in cui vengono ad abitare Olga e Antoine Denis (Denis Ménochet e Marina Foïs), una coppia francese che decide di dedicarsi all’agricoltura sostenibile rifiutando l’offerta di un’azienda di energia eolica di acquisto del loro terreno. Questa decisione porta i due a essere mal visti dagli abitanti del paese – poiché il loro rifiuto non permette la costruzione delle pale eoliche da parte dell’azienda che ha bisogno che vi sia il voto unanime di tutti i proprietari terrieri per dare via al progetto – in particolare dai loro vicini di casa, i fratelli Xan e Lorenzo Anta (Luis Zahera e Diego Anido), con cui il rapporto diverrà sempre più teso giungendo a gravi conseguenze.

A differenza delle due opere precedenti siamo lontani dall’ambiente politico in senso stretto, ma non certo sulle questioni, perché lo scontro che scoppia tra i coniugi Denis e i fratelli Anta è uno scontro politico che nasce in virtù di posizioni differenti: se per i primi l’idea di costruire pale eoliche è controproducente, per i secondi i soldi offerti rappresentano un’opportunità incredibile per abbandonare un paese in cui vivono da sempre, ma che non offre possibilità se non quelle di coltivare la terra e allevare animali.

Le due posizioni si rivelano inconciliabili perché alla diplomazia e cultura dei Denis si contrappongono la durezza e rozzezza degli Anta, ed ecco che allora As bestas è un film anche sul fallimento della comunicazione e quando questa non riesce a farsi strada è la violenza a prendere sempre più piede, favorita da una polizia che interviene solo in modo superficiale suggerendo che le famiglie devono trovare una soluzione tra loro.

Così il film di Sorogoyen si trasforma in un western dove la legge non può arrivare e allora il potere lo esercitano i più violenti che puntano così a regolare i conti tramite una giustizia fai da te, perché non si può accettare che “gli stranieri”, che dicono di amare la terra dove ora vivono, ostacolino le volontà di chi in quella terra ci è nato e cresciuto, quindi, se nei film precedenti del regista spagnolo vi era un’emergenza che colpiva l’individuo, i fratelli Anta si fanno ora portatori di una comunità che si sente colpita da un’“emergenza” che “minaccia” l’unica possibilità di lasciare un posto che non ha più niente da offrire e in virtù della situazione si sentono in diritto di agire con ogni mezzo.

Come ci suggerisce il titolo, la situazione d’emergenza per Sorogoyen riporta l’umanità a uno stato bestiale dove prepotenza, violenza e ignoranza la fanno da padroni, ma forse per ripartire c’è ancora una possibilità che è riportata in una scena, non casuale, di una proposta di aiuto che una donna fa a un’altra donna: entrambe rimaste sole, entrambe ferite dentro, ma (forse) con la voglia di riportare una situazione di normalità.

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