The Neon Demon
Regia 4
Soggetto e sceneggiatura 4
Fotografia 4
Cast 4
Colonna sonora 4

The Neon Demon (2016) è, ad oggi, l’ultimo lungometraggio del regista danese Nicolas Winding Refn che si è poi dedicato alla realizzazione di due serie televisive: Too Old to Die Young (2019 – Prime Video) e Copenaghen Cowboy (2023 – Netflix). Chi scrive non ritiene casuale la lunga pausa di Refn dalla settima arte dato ..

Summary 4.0 favoloso

The Neon Demon

The Neon Demon (2016) è, ad oggi, l’ultimo lungometraggio del regista danese Nicolas Winding Refn che si è poi dedicato alla realizzazione di due serie televisive: Too Old to Die Young (2019 – Prime Video) e Copenaghen Cowboy (2023 – Netflix). Chi scrive non ritiene casuale la lunga pausa di Refn dalla settima arte dato che è difficile riprendere dopo aver realizzato uno dei film manifesto degli anni 2000, perché The Neon Demon è uno dei film più importanti di questo secolo e lo è perché mette in scena uno dei fenomeni più significativi e predominanti del nostro tempo: il culto della bellezza, il terrore della sua perdita – poiché segno della nostra decadenza fisica e della fine che si avvicina – il desiderio smanioso di possederla e l’essere disposti a tutto per ottenerla (come dimostra il ricorso sempre maggiore alla medicina e alla chirurgia estetica, diventate uno dei più grandi business contemporanei).

Così dietro la storia di Jesse (Elle Fanning), una ragazzina sedicenne che arriva a Los Angeles con l’obiettivo di diventare una modella, c’è una rappresentazione di un mondo meraviglioso all’apparenza, ma infernale nella realtà, un mondo da cui Jesse viene (letteralmente) fagocitata.

In Jesse infatti c’è un fascino magnetico, magico, stregonesco, un qualcosa che spinge tutte le persone che ha attorno a essere attratte da lei, a volere qualcosa, e durante il corso del film, come in una sorta di romanzo di formazione che vede l’eroina partire da uno status di ragazza innocente, prende sempre più consapevolezza del suo potere e della sua forza, fino a comprendere che lei è il “Neon Demon”, cioè la causa prima, il veleno di ogni follia (anche omicida) di chi la circonda. «Io sono pericolosa» dice una volta compresa la sua vera natura: la sua bellezza la rende cattiva e convinta di poter avere tutti in mano (perdendo così la sua innocenza). È però l’incapacità di gestire questo potere a costarle caro.

Se infatti gli uomini all’interno della pellicola hanno ruoli marginali e “stereotipati”, dal maschio predatore, allo spasimante ipocrita amico di Jesse, legato a lei solo per la sua bellezza, passando per il fatuo stilista fino al fotografo perverso, le vere protagoniste/antagoniste di Jesse sono le donne (con Refn precursore del cambiamento nel mondo cinematografico dopo il movimento #MeToo allora non ancora nato) che hanno a che fare con lei, a partire da Ruby (Jena Malone), truccatrice, e le modelle Gigi (Bella Heathcote) e Sarah (Abbey Lee).

Tutte e tre infatti sono ossessionate dalla bellezza di Jesse e quest’ultima finisce col mettersele contro dando vita a uno scontro mortale e sanguinolento tra “streghe”, in una sorta di Suspiria postmoderno, in lotta per avere il potere.

Attraverso tempi dilatati e uno sguardo freddo, distaccato, privo di giudizi, Refn porta sul grande schermo il mondo odierno, quello del “Neon Demon”, basato sul come appariamo e non per cosa contiamo, un mondo dove la bellezza e l’ossessione per essa sono un veicolo di morte, un mondo malvagio in cui non solo si è attratti dalla figura della strega, ma si aspira a essere come lei (e non a respingerla) come in maniera emblematica sottolinea Jesse: «Io non voglio essere come loro, sono loro che vogliono essere come me.»

Un’opera dunque sulla bellezza estetica e di denuncia su come ormai sia l’unico valore e parametro per valutare le persone, che il regista mette in scena con uno stile a tratti surrealista che vede un connubio esteticamente meraviglioso di musiche, luci, scenografie, fotografia, movimenti di macchina così che forma e sostanza siano un tutt’uno, restituendoci un quadro meraviglioso alla vista, ma terrificante nel suo contenuto, arrivando a toccare vette altissime del cinema horror.

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