Frammenti D’America alla Sala San Luigi di Forlì. Dal 29 gennaio.
Gli Stati Uniti sono una nazione sconfinata nei cui margini si disvela un immenso paesaggio umano da ricomporre nei suoi frammenti sociali più inosservati. Da qui il nome della rassegna: “Frammenti d’America“, organizzata dalla Sala San Luigi per invitare il pubblico forlivese a scoprire tre opere cinematografiche di autori e autrici italianə che negli ultimi anni hanno usato il mezzo documentario per gettare lo sguardo nella realtà statunitense degli ultimi anni.
Billy Rivista, da sempre attenta e interessata alle tendenze del cinema del reale, seguirà i tre appuntamenti della rassegna, a partire dal film d’apertura diretto da Emanuele Mengotti (che sarà presente in sala per la proiezione del 29 gennaio). West Of Babylonia, opera prima diretta nel 2019 dal regista e presentata nel 2020 al Biografilm di Bologna, è il primo film di una trilogia dedicata all’Ovest, e ci regala un’ammirabile testimonianza di una pittoresca comunità ai margini del deserto californiano. La lente è quella del miglior cinema d’osservazione che restituisce con interesse antropologico una fotografia di umori solitari e comunitari della Slab City, una città scrutata sotto il sole e allo stesso tempo all’ombra del primo mandato Trump, motivo per cui vi invitiamo a riscoprirla in vista dei tempi che corrono.
Il 10 febbraio sarà possibile invece vedere Stonebreakers, documentario di Valerio Ciriaci vincitore del premio Imperdibili al Festival dei Popoli del 2022. Questo film espande ulteriormente il raggio d’osservazione tra i vari Stati (dis)uniti in quell’annata cruciale che è stata il 2020: la rivolta del Black Lives Matter, la morte di George Floyd, la pandemia, le elezioni che Donald Trump avrebbe poi perso, e poi la questione del muro al confine col Messico, fino al fenomeno che dà il titolo al film ovvero l’abbattimento dei monumenti storici nelle principali città statunitensi. Stonebreakers è un documento prezioso per rimettere insieme i pezzi di una nazione in conflitto con le radici più oscure e inesplorate della propria memoria.
Infine “ultima fermata” il 3 Marzo. La rassegna si concluderà proprio con Last Stop Before Chocolate Mountain di Susanna Della Sala, opera più in linea con quella di Mengotti perché si torna a restringere nuovamente il campo d’osservazione su una realtà più circoscritta e, sempre in California, su quella Chocolate Mountain già richiamata da alcune voci presenti a Slab City (a testimonianza della preziosa unitarietà che lega i tre film). Il film di Della Sala, riconosciuto in numerosi festival, a Locarno e sempre al Festival dei Popoli, è un ulteriore documento intriso della magica libertà di una comunità di artisti che vive a Bombay Beach, luogo dimenticato da Dio (e dallo Zio Sam) in mezzo alle rovine di un disastro ecologico, che Della Sala ci invita a riscoprire da vicino, pedinando con la macchina da presa una galleria di personaggi stravaganti che potrebbero essere usciti dalle pagine di un romanzo di Thomas Pynchon.
Vi invitiamo a seguire con interesse il valore di queste tre opere “italoamericane”, insieme ai loro autori e autrici (chi in presenza chi da remoto), che ritornano nuovamente a riunirsi, dopo aver viaggiato insieme per anni tra le diverse sale d’Italia, per regalare finalmente anche al pubblico forlivese un’occasione speciale per scoprire questi film sul grande schermo della Sala San Luigi.